Giovanni Raboni
Giovanni Raboni fa parte del gruppo di sessanta autori invitati a Parigi a rappresentare l'Italia al Salone del libro. Nelle Novità, nell'intervista rilasciata a Filippo Ravizza, illuminando il panorama poetico del secolo appena concluso, il poeta getta un fascio di luce sulla condizione attuale della poesia in Italia
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uale occasione migliore di quella in cui Parigi compie un'immersione totale nella cultura e nella letteratura italiana d'aujourd'hui, nell'edizione di quest'anno del Salone del libro di Parigi in cui l'Italia è chiamata a occupare il ruolo di ospite d'onore per parlare di alcuni scrittori che hanno visitato il nostro paese, lo hanno amato e ne hanno scritto dei libri anche famosi.
Intanto, mentre in Francia sessanta dei nostri migliori autori cavalcano la ribalta di questa kermesse internazionale, prendendo platealmente le distanze, seppure con varie sfumature, da un Governo (quello italiano) che accusano di poca cultura e di poca democrazia, il Governo in questione coglie la palla al balzo per continuale nell'epurazione dei direttori degli Istituti Italiani di Cultura. Dopo quello di Londra perchè era gay, non importa se stesse facendo un ottimo lavoro è il turno del direttore di Parigi, colpevole di non aver contrastato adeguatamente le critiche rivolte al Ministro francese Tasca al Governo Berlusconi e, quindi, di aver concorso a minare l'immagine del nostro Paese. Il Direttore di Bruxelles, invece, sarebbe reo di aver ospitato la presentazione di un libro del Giudice Caselli (motivazioni addotte dal Sottosegretario di Stato, On. Baccini alla richiesta di chiarimento presentata dall'opposizione).
Noi sulla rete contraccambiamo l'attenzione riservata alla cultura del nostro paese celebrando, in occasione del 170° anniversario della morte di Goethe, insieme al poeta tedesco, una selezionata rappresentanza di amici, a modo nostro, presentando le opere che hanno scritto e che hanno contribuito a creare il mito, bontà loro, del Bel Paese.
Johann Wolfgang von Goethe, forse non il primo, ma certamente il più grande degli scrittori che hanno affrontato questa avventura, riferisce, nel suo Viaggio in Italia, non solo di ciò che ha visto, ma di come ha vissuto e ci fornisce un resoconto delle trasformazioni di cui il suo animo è stato oggetto nel corso di questa esperienza autobiografica, a contatto con la natura e con l'arte, nel momento più fortunato e più intenso del neo-classicismo nel nostro paese.
Quanto a Stendhal, in Passeggiate Romane, lettura preferita di Alberto Moravia, non resta neutrale nei suoi commenti, dimostrandosi un critico erudito e dal giudizio sicuro. Egli desidera informare e consigliare i lettori per le loro passeggiate, insegnando loro non solo quel che Roma è, ma anche come ci si vive, nei salotti, ai balli dove egli ci trascina per buona parte della notte, e sulle colline che circondano la città...
Nel suo Viaggio in Italia, compiuto su una scassatissime 2CV, Jean Giono introduce un modo nuovo di viaggiare, lontano dalle rotte affollate dei torpedoni, nell'ombra proiettata dai monumenti più famosi, sulle tracce delle bellezze più nascoste, delle atmosfere più impalpabili e schiette.
Amore/odio. Questo è il sentimento che affiora dal resoconto di Julien Gracq Intorno ai sette colli, dove l'autore esprime per le vestigia del passato tutt'al più un'ammirazione burbera, sempre pronto a cogliere, insieme alla bellezza, i suoi contorni, anneriti da un uso pedestre e generalizzato in cui si percepisce il lato oscuro dello sfruttamento e della frode.
Diversamente dai resoconti di viaggio di questi autori, Di là dal fiume e tra gli alberi è un romanzo, scritto dall'autore americano Ernest Hemingway, premio Nobel nel 1954. Qui il paesaggio italiano emerge come carattere imprescindibile del racconto. Non solo la città di Venezia domina. Lo fanno anche le rive del Piave, teatro di due guerre vissute dal protagonista (e dall'autore), lisola di Burano, il campanile di Torcello e i paesaggi invernali scrutati a fondo, facendo lentamente girare gli occhi su tutto larco dellorizzonte della vasta pianura veneta nelle lunghe attese della caccia alle anatre. La Venezia di Hemingway è la città nobile e un po snob che vive tra lHarrys Bar ed il Gritti Palace Hotel.
Inoltre
Nelle Novità l'intervista che Filippo Ravizza ha raccolto da Giovanni Raboni, Mezzo secolo «in prima linea» sul fronte della poesia, in occasione del settantesimo compleanno del poeta che, illuminando il panorama poetico del secolo appena concluso, getta un fascio di luce sulla condizione attuale della poesia in Italia.
E ancora...
In Appendice, a cura della Redazione Virtuale, direttamente dalla Francia, La culture, est elle une marchandize? Apre i battenti la 22a edizione del Salon du Livre di Parigi, con l'Italia (e 60 scrittori italiani) chiamata a occupare il posto dell'ospite d'onore. Tra le polemiche. Illustri esponenti della cultura accusano il Governo Italiano di essere «l'antitesi della cultura e della democrazia». Un accurato resoconto della partecipazione della delegazione italiana, a cura della Redazione Virtuale.
Il giocatore di scacchi di Nicoletta Pallini fa parte del volume edito da Mazzotta e pubblicato in occasione della mostra: Massimo Campigli. Il tempo delle donne aperta al Castello Pasquini di Castiglioncello (Livorno) dal 22 marzo al 5 maggio una rassegna antologica di 50 opere fra dipinti su tela, su fresco e mosaici, realizzati dall'artista dal 1922 al 1966 e provenienti da importanti collezioni private e pubbliche come il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.
Ne Il Lato Oscuro l'ntervista con Franco Mimmi, vincitore del Premio Scerbanenco 2000, che abbiamo sentito sulla strada di Gerusalemme, dove una serie di conferenze e presentazioni per il suo libro Il nostro agente in Giudea (Diabasis) e che nel 2000 ha vinto il Premio Giorgio Scerbanenco.
Novità in libreria: Agostino, Aleramo, Armone, - L. Lelli, - I. Summa, Barbero, Bianchi, Bilenchi, Bilenchi, Blumir, Carrano, Cavazzoni, Cavicchioli, Cerami, Chiara, Chiesa, Cirese, Contini, Cornaglia-Ferraris, Costa-Zolo, Cotesta, Crovi, D'Amico, De Filippo, De Martino, Evangelisti, Fedocci, Fenoglio, Gaber, Galimberti, Gerbi, Guareschi, Guinizzelli, Jesi, Luttazzi, Maraini, Marazziti, Medda - Serra - Vigna, Merini, Micciché, Nannini, Pasolini, Pavese, Persico, Pincio, Ramusio, Rea, Ripellino, Rosati, Rossi, Savarese, Seidel-Silva, Sermonti, Tamburini...
Milano, 15 gennaio 2002
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