NARRATIVA | POESIA | SAGGISTICA | DOSSIER | INTERVISTE |
NELLA PRIMA RACCOLTA ACQUE E TERRA, NOSTALGIA DI SICILIA, DIO E SENTIMENTI |
|
|
|||
SCRIPTORIUM | CONTRIBUTI | RIVISTA |
Acque e terre (1930) |
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
Tutte le composizioni sono scritte in prima persona tranne la lirica d'apertura. Hanno quindi un carattere autobiografico e personale. Si può dire che l'opera sia un soliloquio a voce sommessa.
Il linguaggio è moderno, piegato al ritmo dei versi in cui le figure retoriche abbondano e affiorano larte e la tecnica ermetica. Il tono emotivo è malinconico, di rimpianto verso il passato e il pessimismo circola anche nelle liriche che parlano del presente e del futuro. Il messaggio che si afferra è di dolore e di tristezza per lesilio, nella lontananza dalla terra nativa e nella solitudine della vita presente, dubitosa di Dio e senza amore, mitigato dal ricordo di un amore lontano nel tempo, che rischiara e attenua la solitudine insita in ogni uomo (Ed è subito sera). Il tono melodico e i temi sembrano risentire dell'influenza del Leopardi come Vento a Tindari che rieccheggia LInfinito o come Vicolo che richiama Il sabato del Villaggio. In molte altre composizioni sembra di percepire l'influenza di un altro grande autore: il Pascoli, che rimpiange un'infanzia bruscamente interrotta dallomicidio del padre. Quasimodo rimpiange la fanciullezza interrotta del terremoto di Messina del 1908. Altre influenze sulla formazione del poeta traspaiono nelle poesie Nessuno (Sergio Corazzini), I ritorni (Ungaretti, I fiumi). La vicinanza con la natura si avverte nell'identificazione con gli elementi dell'ambiente: gli alberi, l'acqua (Angeli, Albero, Acquamorta, Specchio). I versi che aprono la raccolta del 1942 e danno il titolo alla nuova edizione della poesia di Quasimodo, nella prima edizione concludevano la poesia Solitudini che occupava il posto n° 16. Ed è subito sera, poesia straordinaria stabilisce una corrispondenza tra la solitudine del singolo e la solitudine dell'umanità intera, al centro dell'universo. Il tema centrale della poesia Vento a tindari è il contrasto tra il sogno della Sicilia dellinfanzia, luogo mitico di luce e di vita, e la condizione del presente, nella nuova residenza del poeta, Milano, grande città disumana e alienante. Il Vicolo si presenta come lespressione simbolica di una realtà del sentimento di Salvatore Quasimodo. Le case del paese, disposte a forma di croce, sembra che si parlino di notte per vincere la paura di restare sole. Ancora Francesco Puccio sottolinea che lintera opera poetica Acque e terre è dominata dal dendromorfismo e dal teriomorfismo, cioè lidentificazione del poeta con il mondo floreale e vegetale e animale. Il poeta si raffigura negli alberi e negli animali. Le poesie più chiaramente intrise di dendromorfismo sono Specchio e Rifugio d'uccelli notturni. SPECCHIO Ed ecco sul tronco E tutto mi sa di miracolo; RIFUGIO DUCCELLI NOTTURNI In alto cè un pino distorto; Rifugio duccelli notturni, Ha pure un suo nido il mio cuore Ecco il commento di Francesco Puccio: «La poesia enuclea alcuni motivi di fondo dellispirazione di Quasimodo; una sensibilità biovegetale (dendromorfismo), rintracciabile nellimmagine del pino distorto, per cui il ciclo biologico della vita delluomo e della pianta viene trasfuso in un destino comune; una componente teriomorfica, tendente, nel suo caso ad assimilare i sentimenti umani alla vita animale («Ha pure un suo nido il mio cuore»); laffinità del proprio spirito con la notte e con tutti i simbolismi in essa riposti». In Acque e terre Salvatore Quasimodo, dopo lapprendistato poetico delle opere giovanile, riesce a far emergere una sua inconfondibile voce di poeta. Secondo il giudizio di Gilberto Finzi: «Alcuni oggetti naturali non hanno veramente né sostanza né qualità fisiche: radici, lombrichi, acque sono suoni, impressioni che creano un ambiente, ma denaturati, astratti della natura. Anche la divinità, la Sicilia, non sono altro che mezzi, strumenti di unabilissima capacità costruttiva che inibisce le parole, ne fissa i significati mettendone avanti i significanti ( i suoni) come elementi essenziali, o almeno primari. Il messaggio poetico in sostanza è la parola fatta immagine e segno di esperienze private, folgorante dato unico che si basa sulla rapidità con cui il poeta presenta o rappresenta limmediatezza del suo intimo immaginare-sentire- il colloquio con se stesso, concludendo, è dunque il tema esemplare di Acque e terre e in genere dei primi di Quasimodo Il linguaggio poetico non è solo parola, lessico, ma anche sintassi, ritmo verbale, verso, accentazione, pause». (Invito alla lettura di Quasimodo pagine 64 66). A cura della Redazione Virtuale Milano, 21 aprile 2006 |
![]() |
|
![]() |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
I commenti dei lettori
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
![]() |