I commenti dei lettori
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Che dire, fa parte dei miei 300 libri preferiti... magnifico nella sua drammaticità.. peccato che l'autore poi non sia ritornato in quelle zone..come tanti del resto!!
Posso dire che in tanti altri posti d'italia si potrebbe dire.."Cristo si è fermato a.." Riflettete gente, riflettete!
Franco Benedetti, Empoli (Fi), 26/07/'04
Empoli, 26 Luglio 2004 Ho centellinato questo libro come se fosse stato un bicchiere di porto, anche se spesso i sorsi erano amari. Letto molti anni fa, questo libro oggi mi ha dato la certezza che Carlo Levi ha realizzato un quadro a tinte forti e mentre lo rileggevo scorrevano nella mia mente tutti i personaggi, tutti i luoghi e tutte le storie che il medesimo ha vissute. Romanzo verità, che le nuove generazioni dovrebbero leggere... per dare alla propria esistenza la certezza dell'esistenza della bontà umana e del destino di un popolo che non ha conoscenza.
Danilo Zioni Ferretti (danilozferretti@uol.com.br), San Paolo (Brasile), 27/03/'04
Questo libro per me è molto speciale. La mia lingua materna non è l'italiano, dato che sono nato in Brasile, dove i miei bisnonni calabresi e lucani sonno arrivati cent'anni fa. Ho sempre sentito a casa dei framenti di storie che parlavano di un'Italia povera e triste ma pure molto bella. E ho trovato questa Italia nelle pagine di questo libro triste e bello di Levi. Questo è stato il primo libro che ho letto in lingua italiana, quando avevo 12 anni. E' un tenue legame con quello che, credo io, fosse l 'Italia dei miei bisnonni: un'Italia povera, triste ma anche piena della sua amara belezza.
Francesca, Modica, 27/01/2004
Il libro é molto interessante dal punto di vista della trama e contenuti. Io che non sono una grande lettrice..con questo libro ha fatto di me una lettrice accanita!!
Gerci Espindola (goesp@pop.com.br),Brasile, 11/01/2004
Ancora sto leggendo quest'opera mi ha già colpito molto il modo di scrivere di Levi. Lui ci vivere insieme a quelli contadini a quel luogo inospite.
come un grido al resto d'Italia...
Clarissa, Milano, 14/11/'03
Sono stata costretta,in quanto studente,a leggere l'opera di Levi.Non posso dire se mi sia piaciuta o meno,credo di non essere nella condizione di poter esprimere giudizi,ma posso sicuramente dire che è un libro che fa riflettere e che insegna molto.Non mi sento di consigliarne la lettura,soprattutto a chi non ama particolarmente leggere...Ma,se avete voglia di sapere di più della condizione meridionale e se siete pronti a un libro pesante,ma profondo,allora è quello che fa per voi!!!
Simona di Crescenzo, Guardiagrele (Ch), 07/08/03
Assolutamente fantastico! l'idea di dover leggere un libro solo perché consigliato non mi predisponeva affatto alla lettura..ma ora sull'ultima pagina credo che ricomincerò daccapo!una lettura piacevolissima, scorrevole, che non perde mai il suo ritmo e cresce pagina dopo pagina in fascino e poesia, una letura che "esige" una piena adesione emotivo piuttosto che intellettuale!
Fabio Politi, Taranto, 24/05/03
Nonostante io non sia un appassionato lettore, posso dire che questo è un libro veramente interessante e siccome anche io sono meridionale capisco quello che Levi prova.
Lucio Vitolo (freelucio@libero.it), Cava de' Tirreni (Sa), 20/05/03
Io non sono un lettore,non mi piace leggere, ma quest'anno avendo l'esame di stato sono stato costretto a leggere l'opera di Levi, devo dire che mi è piaciuta davvero, mi ha fatto vivere quel tempo, quei posti, peccato non ci siano più scrittori così.
Gabriele Petracca Nociglia, (Le), 25/04/03
questo libro secondo me è molto interessante perchè racconta la storia di una parte d'italia che viveva nella miseria e nella povertà. penso che la lettura di questo libro sia molto importante per capire quale fosse la mentalità dell'epoca.
Giusy Lolli (lolli22@virgilio.it), Palermo, 17/02/03
Ho appena finito di leggere il libro è stupendo. all'inizio credevo che fosse monotono ma adesso il mio parere è decisamente diverso. E' un'opera veramente bella
Gabriele Giudice, (brinopizzul@genie.it), Salignano del Capo, Lecce, 23.06.2002
Mi sto appena accingendo a leggere il romanzo "Cristo si è fermato a Eboli", ma dando uno sguardo alla recenzione mi sono accorto che è proprio un vero capolavoro della letteratura italiana e penso che lo leggerò più volentieri.
Salvatore Metastasio (meta.salv@tiscali.it),Villa d'Agri, Potenza, 17.04.2002
E' un libro molto delicato che racconta minuziosamente la vita contadina che, nella mia terra, è ancora presente. Le parole, le frasi e i respiri che s'immaginana sono state, per me, tanto reali e muse per la mia prima opera cinematografica, il cortometraggio Sole nero.
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