Giorgio Scerbanenco, I milanesi ammazzano al sabato
Garzanti, Milano, 1999 - (Prima ed. 1969)
Gli elefanti, 184 pp.
Euro 8,26
«Oggi i delinquenti non hanno più alcun pudore, alcuna paura, parlano tranquillamente in trattoria, in mezzo alla gente, con gli amici e le loro baldracche, che la mattina dopo andranno a scannare la mamma, e la mattina dopo, infatti, la scannano. E la gente che ascolta fa finta di non aver sentito».
Un padre, disperato, alla ricerca della figlia. Una figlia diversa dalle altre: 28 anni, alta quasi due metri, del peso di un quintale circa. I lunghissimi capelli biondi che circondano un viso gentile e un sorriso strano, da bambina. Donatella ha 28 anni ma pensa come una bambina di 6, è una minorata mentale che sorride a tutti, in particolare agli uomini. Donatella è splendida ed è sparita da casa, nonostante la sorveglianza del vecchio padre. Donatella Berzaghi, figlia di Amanzio, ex-camionista, è sparita e non si trova più.
Della sua ricerca si occupa Duca Lamberti, il più famoso personaggio nato dalla fertilissima penna di Giorgio Scerbanenco. Duca, un ex medico radiato dallOrdine per aver praticato uneutanasia, entrato in polizia seguendo le orme del padre, affiancato dal fedele Mascaranti e dalla giovane compagna Livia, si getta in questa indagine tra case dappuntamento, magnaccia, atrocità e squallore.
Su tutti, su Duca, sul vecchio camionista, sugli assassini, sui magnaccia e sulle prostitute, una Milano assolutamente splendida nella sua ferocia in un tiepido inizio dautunno. Una Milano diversa da quella che gli stessi milanesi conoscono. Una città lontana dagli stereotipi e per questo ancora più viva.
Con la sua scrittura semplice ma rigorosa, con lo scorrere fluido della narrazione in una trama in cui si intersecano, senza mai perdersi, i fili di passato e presente, Scerbanenco si impone, con questo e gli altri romanzi, protagonista Duca Lamberti, come uno dei più grandi maestri del poliziesco allitaliana. Due tra i più affermati autori contemporanei di noir come Carlo Lucarelli e Andrea J. Pinketts hanno per questo tributato il giusto omaggio allopera dello scrittore italo-ucraino. Romanzi, come I milanesi ammazzano al sabato, che, a distanza di oltre trent'anni dalla loro pubblicazione, rimangono attualissimi soprattutto per latmosfera che lautore riesce a evocare.
NellItalia degli anni 60, nella Milano del boom economico, Scerbanenco individua primi i segnali della crisi della società di massa che esploderà di lì a pochi anni. Lindifferenza, la disillusione, il cinismo, non dominano solo gli squallidi ambienti della delinquenza, comune e non, descritti con rigore chirurgico dagli occhi dellex medico Duca Lamberti, questi mali pervadono infatti tutta la società moderna, dalle famiglie alto borghesi (vedi Venere privata) ai giovani immigrati che vivono di espedienti nella palude metropolitana. Unaria malsana che inquina Milano e tutte le città dItalia, ma che non ferma coloro che hanno ancora voglia di giustizia, pur nella consapevolezza dellinutilità dei propri sforzi, come Duca Lamberti, uno dei più riusciti del panorama letterario poliziesco, che unisce alla capacità analitica di Maigret unumanità tutta meneghina, nascosta sotto un carattere apparentemente ruvido, ma sempre presente, pronta a venire fuori in ogni occasione, purché sia quella giusta.
A cura della Redazione Virtuale
Milano, 8 luglio 2004
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