NARRATIVA | POESIA | SAGGISTICA | DOSSIER | INTERVISTE |
LE POESIE DI GUERRA ESPRIMONO DOLORE PER LA VIOLENZA, LA DISTRUZIONE E LA MORTE, CHE PROCURANO CICCATRICI INDELEBILI |
|
|
|||
FORUM | CONTRIBUTI | RIVISTA |
Poesie di guerra (1915-1918) |
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
Il poeta ha fornito un chiarimento sull'aspetto che riguarda la sua esperienza della prima linea:
VEGLIA Unintera nottata Non sono mai stato Il poeta ha accanto un soldato morto, con le mani congelate e la bocca digrignante volta verso la luce della luna. Nonostante questa situazione penosa e terrificante, il poeta scrive una lettera damore, attaccato alla vita come non mai. Nella drammaticità della situazione, percepisce solo la propria volontà di vivere, che prevale su tutto. Anche questa consuetudine con la tragedia induce una riflessione sull'umanità/disumanità della situazione. SONO UNA CREATURA Come questa pietra Come questa pietra La morte Il poeta paragona sé alla dura e fredda pietra del monte S. Michele. Come la roccia del monte è prosciugata e senz'anima così il pianto del poeta stenta a trovare sfogo nelle lacrime. Ecco il commento di F. Puccio: «La forza interiore e la calda umanità di un uomo che dinnanzi alle brutture della guerra non ha mai smesso di amare e di vivere in sé il dolore altrui; la storia di un uomo che ha assimilato sul corpo e sullo spirito le forme del paesaggio carsico. Un paesaggio arido, brullo, arso, impermeabile e disumanizzante che gli è rimasto scolpito nel cuore e gli ha prosciugato anche le lagrime per piangere» (pag. 444-445). SAN MARTINO SUL CARSO Di queste case Di tanti Ma nel cuore In questa poesia il poeta esprime tutto il suo dolore per la perdita dei commilitoni e lo strazio per la rovina di cui è testimone. A ogni assenza, a ogni voragine procurata dai combattimenti, corrisponde una ciccatrice indelebile nel suo cuore. GIROVAGO In nessuna A ogni E me ne stacco sempre Nascendo Godere un solo In questa poesia Ungaretti esprime tutta l'ansia di trovare un paese che non abbia visto la distruzione e vissuto il dolore. Ha visitato diversi luoghi ma in nessuno di essi si è più sentito a casa propria. Dopo aver respirato climi diversi, si ritrova sempre insofferente e nostalgico per l'impossibilità di ambientarsi. Lui, reduce come di epoche lontane, cerca la vita di prima che ricorda in origine «innocente», nel senso di non in grado di nuocere, ovvero di non aver conosciuto uno stato di belligeranza che ha interessato tutto il mondo. Anche un solo minuto, in un paese che non abbia commesso il peccato della guerra. Il poeta stesso ci fornisce un'interpretazione personale di questa lirica. «Girovago. Questa poesia composta in Francia dovero stato trasferito con il mio reggimento, insiste sullemozione che provo quando ho coscienza di non appartenere a un particolare luogo o tempo. Indica anche un altro dei miei temi, quello dellinnocenza, della quale luomo invano cerca traccia in sé o negli altri sulla terra.» (da Vita dun uomo pagina 526). SOLDATI Si sta come In questi brevi versi è espressa tutta la precarietà e l'attesa del soldato. La foglia sul ramo decimato, fragile e indebolita nel vento dautunno che la minaccia, attende, caduca, vulnerabile come il soldato, dopo una lunga stagione di guerra. A cura della Redazione Virtuale Milano, 6 maggio 2006 |
![]() |
|
![]() |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
I commenti dei lettori
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
![]() |