Maurizio Maggiani, La regina disadorna
Feltrinelli, 2 ed. 2002
Universale economica, 400 pp.
Euro 7,23
uesto romanzo di Maggiani vede come protagonista la città di Genova e lambiente operario del porto. Ambientato nel periodo che va dallinizio del secolo, si snoda sino ai giorni nostri con un intreccio magico che descrive la vita dei personaggi, nelle loro gesta quotidiane, permeate dalla forza narrativa che lautore riesce a inforndere loro, rendendoli eroici. Ciò che avvince e convince in questo romanzo è il suo farsi nellintreccio storico degli eventi.
La scrittura di Maggiani, che con questo romanzo ha vinto il Premio Strega nel 1999, si rivela incantatrice nel descrivere il mondo favoloso del porto, incrocio di uomini e macchine, dialetti e idiomi, merci e commerci, che aprono inaspettate vie alleconomia quotidiana: tra tutti gli scambi commerciali spicca la filiera dello zafferano, Zahfran, spezia simboleggiante la chioma degli angeli, preziosissima merce di scambio che dal lontano oriente giunge attraverso i secoli, sino alle rive del Mediterraneo e quindi anche nei grandi porti.
Lumana avventura si compie attraverso la moltitudine dei personaggi, tra i quali spicca Giacomo, giovane e insolito sacerdote, spedito come missionario in unisola del Pacifico. Là trova la quotidianità indolente di un popolo, che non necessita di nuove religioni, là vedrà crescere la figlia del re John, destinata ad essere una regina bambina.
Attraverso un loro muto linguaggio Giacomo e la sua regina disadorna gettano un ponte tra due culture, due civiltà, due mondi che si incontrano nella sfolgorante bellezza di due giovani speranze.
A cura della Redazione Virtuale
Milano, 28 giugno 2004
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