lottava lirica contenuta nella raccolta poetica La vita non è sogno ed esprime il valore etico dell'eterna ricerca della verità tra la vita e la morte. Salvatore Quasimodo chiede che Dio fornisca agli uomini le risposte alle domande che gli vengono poste. «Dio / dei tumori, Dio del fiore vivo» e poi continua domandando: «e dovremo consentire alla morte / e su ogni tomba scrivere la sola nostra certezza Thanatos Athanatos?» Il dialogo diventa assurdo, impossibile. Ma, continua il poeta, la vita non è sogno, non è un evento sporadico, senza alcun valore. La vita non è sogno che passa senza danno per luomo. La vita è tanto bella ma breve tanto da sembrare un sogno. E allora, conclude, la vita è tangibile, quanto laria e lacqua, quanto il fiume che preme sulla riva. E chiude implorando al Dio del silenzio di abbattere la solitudine umana
THANATOS ATHANATOS
E dovremo dunque negarti, Dio
Dei tumori, Dio del fiore vivo,
e cominciare con un no alloscura
pietra «io sono» e consentire alla morte
e su ogni tomba scrivere la sola
nostra certezza:«Thanatos athanatos»?
Senza un nome che ricordi i sogni
Le lacrime i furori di questuomo
Sconfitto da domande ancora aperte?
Il nostro dialogo muta; diventa
Ora possibile lassurdo. Là
Oltre il fumo di nebbia, dentro gli alberi
Vigila la potenza delle foglie,
vero il fiume che preme sulle rive.
La vita non è sogno. Vero luomo
E il suo pianto geloso del silenzio.
Dio del silenzio, apri la solitudine.
Ecco il bel commento di Alberto Frattini: «Langoscioso enigma della vita e della morte, il mistero di Dio e delloltre, il conflitto tra ragione e pietà, sono i temi portanti di questa lirica, rivelatrice degli strati profondi della poesia quasimodiana». Cosi il critico commenta i versi La vita non è sogno:
«Questa massima che dà il titolo alla raccolta, esprime una delle più forti convinzioni del poeta, che, cioè, la vita è impegno, lotta, e va vissuta responsabilmente da tutti. Il Quasimodo, capovolgendo una concezione tradizionale che la poesia e larte hanno avuto della vita, e che trova la sua definizione nel titolo di uno dei più famosi drammi di Pedro Calderon de la Barca, La vida es sueño (1636), assegna al poeta un compito profondamente umano, storico». (Alberto Frattini, Poeti italiani del XX secolo pagine 674, 675)
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La vita non è sogno | Salvatore Quasimodo
A cura della Redazione Virtuale
Milano, 27 aprile 2006
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