VITA, DI MELANIA MAZZUCCO, IL ROMANZO DALLA TRAMA FITTA E POPOLATA DA PERSONAGGI REALMENTE ESISTITI VINCITORE DEL PREMIO STREGA 2003
Vita (2003)
Melania G. Mazzucco,Vita (1960)
Rizzoli, 2003
Scala italiani, 398 pp., ril.
Euro 16,00
Ho sempre pensato che il romanzo non fosse il genere letterario più adatto agli scrittori italiani. Insomma, lItalia del Novecento ci ha regalato grandi poeti, raffinati saggisti, un genio (Pirandello), ma pochi romanzieri. Dopo aver letto Vita, della Mazzucco, mi sono ripromessa di rivedere il mio pregiudizio.
Vita è un vero romanzo, con una trama fitta, popolata da personaggi che, contrariamente alla tradizione, sono realmente esistiti. I protagonisti, Vita e Diamante, ventanni in due, affrontano da soli, ammucchiati nelle stive della nave degli emigranti di inizio secolo, la traversata che li porta in America.
La Mazzucco affronta questo racconto con un piglio del tutto personale: dalla descrizione affascinante delle miserie vere della New York degli emigrati, la scrittrice riesce a trascinare il lettore in un mondo onirico. Ed è proprio in questi momenti che la Mazzucco raggiunge i punti più alti del suo racconto: il folle vagabondaggio dei due ragazzini subito dopo lo sbarco, il funerale del fratello americano, lultimo incontro di Vita e Diamante prima di diventare adulti, che si conclude in una gara di ballo quasi surreale. Insomma, un racconto intriso di lacrime, di speranza e di avventure.
Ci sono poi capitoli interlocutori necessari per allentare la grande tensione emotiva del racconto. Qui la Mazzucco riferisce tutte le sue minuzione ricerche per documentarsi sulla famiglia e sui personaggi dellepoca. Questa parte è francamente prolissa: un elenco di nomi e di luoghi che non lasciano alcuna traccia nella mente del lettore. Solamente Diamante e Vita, insieme a tutti i personaggi che popolano quella specie di corte dei miracoli che li circonda zio Agnello e la moglie americana, Rocco, il becchino, Coca Cola e Geremia rimarranno indimenticabili.
Con il romanzo Vita Melania Mazzucco si è aggiudicata il Premio Strega 2003.
Gian Pasquale La Riccia, (natinonfoste@libero.it), Foggia, 27/02/'04
In una trama fitta di emozioni e con una narrazione sapiente ed accattivante, l'autrice è capace di rendere appieno l'emozione di un'esistenza in due. Ciò che esce dalla lettura dell'opera è la convinzione che non i vincenti siano coloro che alla fine riescono a realizzare un sogno, bensì quelli che sognano e sono capaci di inseguire un sogno al di là della possibilità o meno di concretizzarlo. Diamante, in fondo, è un personaggio amorevole e condivisibile proprio perchè è"bello di fama e di sventura"
Che dire di questo libro?? Innanzitutto che é davvero bello... E' vero, a tratti crudo, intenso...ti prende, ti tiene a leggere per ore... ti trasmette luoghi, odori, voci, momenti... bello.....anche se mi é servito a distruggere il sogno americano... ora so che l'america non esiste...che non é stato facile, che molti hanno pagato per aver sognato una vita diversa, una vita a cui nessuno voleva che partecipassimo... poi la storia d'amore tra vita e diamante: intensa, difficile, destinata a finire... ve lo consiglio... un sincero augurio all'autrice, nella speranza che continui a scrivere e a donare emozioni...