UNA VITA DI CORSA, DI ADA GRECCHI. L'AUTOBIOGRAFIA DI UNA MANAGER, MOGLIE E MADRE.
Una vita di corsa (2002)
Ada Grecchi, Una vita di corsa Koiné Nuove Edizioni, 2002
Storia di Storie, 160 pp.
Euro 12,40
Immagini stereotipate, uniformi, dorate, di uomini e donne della grande impresa italiana trasmesseci dai mezzi di comunicazione, cui si oppone la personificazione vissuta, lucida e coraggiosa che Ada Grecchi ci offre nel libro autobiografico Una vita di corsa. Qui, senza timori o reticenze, lautrice ripercorre con qualche vena malinconica, ma con ritmo sostenuto «sempre di corsa» , privo di cedimenti e senza risparmio di energie, la propria esperienza alla guida di una grande azienda, nella quale lei, sola donna tra molti uomini potenti, ha rivestito prestigiosi incarichi e avuto indubbio potere. Un libro schietto e privo di autocommiserazione anche nei momenti duri della vita imprenditoriale, durante la quale è chiamata a intrattenere faticose e importanti trattative.
Con la costanza che contraddistingue le scelte di fedeltà e coerenza verso il proprio ruolo di manager e le proprie convinzioni deontologiche, Ada Grecchi attraversa, in oltre un trentennio di attività, le crisi più pregnanti della società italiana del dopoguerra la contestazione, le lotte sindacali, tangentopoli restituendo umanità allimmagine del capo, non solo benefit, macchina con autista e vacanze esotiche, ma anche personaggio invidiato, osteggiato, minacciato, e persino dimesso al raggiungimento della fase più adulta della carriera aziendale. E a quella di moglie-madre in carriera che, pur dovendo fare i conti con il tempo sottratto ai propri cari, perché «le settimane scivolano via veloci dal lunedì al venerdì, i mesi, il tempo della vita», non sa rinunciare alla solida, rassicurante, protettiva presenza del marito e alla qualità degli intensi momenti passati con i figli.
Un libro denso di episodi della nostra storia recente e di autorevoli personaggi da Bettino Craxi a Marisa Bellisario, da Mathilde Cuomo a Giuliano Amato, da Felice Mortillaro a Ombretta Colli , nel quale è chiaro come la resistenza spesso incontrata per il solo fatto di essere donna non l'abbia defrauda dei tributi di stima, anche da parte delle agguerrite controparti sindacali con cui si è confrontata, spesso duramente. Le esperienze maturate in prima persona e relative alla conduzione del personale ai massimi livelli aziendali, unite alla vocazione per le pari opportunità, sono il trampolino di lancio per la Grecchi, alla quale saranno affidati incarichi a dimensione nazionale: presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri prima e lUnione europea a Bruxelles poi. Tuttavia, la protagonista non si accontenta di un quieto ruolo di pensionata o di nonna affettuosa neanche dopo un bilancio professionale di tutto riguardo, ma, in un continuum ideale, prosegue la sfida iniziata molti anni prima con i genitori al momento della scelta di un corso di studi e di una carriera allepoca non propriamente femminile (in anni nei quali le ragazze erano per lo più destinate a lavori di sartoria) accettando lincarico di assessore al Personale e alle Pari opportunità della Provincia della sua città.