Roberta Maccioni, Pisa, 5/11/'04
Il più grande poeta del nostro 900. La sua poesia "Ho sceso dandoti il bracccio almeno un milione di scale..." è seplicemente sublime e unica cosi come tutti gli altri suoi componimenti.
Daniela, Gaeta (Lt), 20/10/'04
Mi ero preparata il pomeriggio prima per poi offrirmi volontaria il giorno dopo. Mi sono impegnata con tutta me stessa. Dopo la fatica che ci ho messo ho preso un bell'8 e mezzo........Grazieeeeeeeee
Cristiano Ialongo, Roma, 9/09/'04
E' stato un incontro fortuito, comprai "Ossi di seppia" per spendere quei pochi spiccioli che mi erano rimasti in tasca. Benche la stampa sia stentata e su carta gialla e ruvida dell'economica, è il libro più prezioso e ricco che abbia mai posseduto. Se dovessi dire c'è la musica, senza esitare risponderei sicuramente "Montale".
Al, Cremona, 25/06/'04
Sono orgoglioso di aver fatto il tema su Montale il 16/6/04, è stato un ottimo modo per concludere una riflessione sul ruolo della poesia nella società, tema della mia tesina. Volevo ricordare che, per ammissione dell'autore, il contenuto delle sue poesie non dipende dal fascismo o dal comunismo, infatti è valido per tutto il '900, e lo è ancora adesso. Sono veramente cresciuto grazie a Montale.
Flacchio, Montedoro (Cl), 21/06/'04
Nella sua intrinseca autentitcità, secondo me, è stato uno dei più grandi, non solo del 900, ma forse di tuti i tempi,in quanto esprimeva con sintetica e chirurgica intenzione, il suo sapraffino pensiero.
Rossella Savino, Conversano (Ba), 17/06/'04
"Eppure resta/che che qualcosa è accaduto,forse un niente che è tutto". Nella solutudine del mio cuore le parole di Montale sono giunte come luce bianca a rischiarare le oscurità vane di una vita spesso senza senso.....con lui ho imparato a essere felice, felice di poter godere di tutte quelle emozioni che una sensibilità poetica può donarti. La sua poesia viene sempre a consolare le mie ore tristi:in essa respiro la vastità dell'orizzonte, tutta la luminosità dell'Essere e credetemi "dolce è il naufragar in questo mare"!!!!!!!
Francesco Franzese, Roma, 16/06/'04
Vedo che il Forum è bene assortito; comunque la mia opinione è che Montale è un grande della ns. letteratura e che le sue raccolte sono un patrimonio del Mondo. Autore semplice, schietto (un pò forse troppo pessimista) ma con grande animo intellettuale. Il più grande del 900 italiano. Grazie Montale
Maria Rita Gullo, Castelvetrano (Trapani), 14/06/'04
Troppa troppa troppa paura x gli esami,ma grazie ai vostri commenti su montale,sono contenta di averlo scelto x i miei esami.in bocca al lupoooooooooooooooooooo!!!!!!!!!
Sacroskorpio, 13/06/'04
Ecco un esempio di autore FALSO basato non sulla poesia semplice, ma sulla ricerca di confusionalismi nella mente di che lo legge. falso, irrazionale e sproloquiatore...una vita poi basata su una finta impronta di un altro uomo egocentrico..l'esuberanza dannunziana....BASTA NN CE LA FACCIO PIU' A DOVER STUDIARE FIGURE SIMILI FINITE NELLE NOSTRE ANTOLOGIE CON TANTO DI LODI...andrebbero nel dimenticatoio e lascir spazio a che è veramente degno di riconoscenza...poeti onesti e veramente semplici nei loro CAPOLAVORI...spero solo di non trovarmi montale nella prima prova mercoledì..lo farei rivoltare nella tomba!!!!!! lorè
Mariano Rotondo (marianorot@yahoo.it), Napoli, 8/06/'04
Vorrei fare una domanda!Esiste una poesia di Eugenio Montale intitolata "Dio è morto"? Se la risposta fosse affermativa, vorrei gentilmente pregarvi di poter ricevere il testo ed un commento, anche breve, al mio indirizzo di posta: marianorot@yahoo.it Grazie e buon lavoro Mariano Rotondo
Greta Forlani, Vignola (Mo), 4/06/'04
Penso fermamente che Montale sia uno dei poeti italiani più interessanti e profondi. Ci ha lasciato prezionse testimonianze su quella che era la condizione del letterato nel periodo fascista nel suo scritto di Poetica "NON CHIEDETECI LA PAROLA" ed è sicuramente uno dei più grandi testimoni dell'atrocità del regime
Carlotta Mazzei, Pistoia, 29/05/'04
Penso che sia stato il maggiore autore del 900.Per questo è il poeta che porterò all'esame.
Stefi, Como, 18/05/'04
Montale è un autore unico!!
Fabio Facchi (mail.facchi@Virgilio.it), Capriolo (Brescia), 06/04/'04
Essenziale ma molto espressivo. Una sua parola, se riflettuta, ne simboleggia altre cento. Un poeta veramente intelligente ed espressivo.
Pietro Benelli, Pontedera (Pi), 25/01/2004
Il più grande poeta del '900? Non lo so è il quesito che invio a tutti gli amici del sito.Non credo che abbia mai rinnegato la "decenza quotidiana" di cui parla il mio concittadino, non credo ad Arbasino.La sua indagine sul mondo, sul "male di vivere" non è una discesa agli inferi,perdonatemi il termine,ma la ricerca di una speranza,di uno scopo dell'esistenza.
Karota (.karot.@virgilio.it), 20/01/2004
Io penso che Montale abbia capito tutto della vita nonostante non sia precisamente attuale,il suo pensiero e la sua poetica (l'indifferenza divina,il male di vivere)sono concetti e concezioni "divine"
Pietro Paolo Giuffrida (pietrogiu3@katamail.com), Motta S.Anastasia, 09/01/2004
Nutro nei riguardi di Montale uno stimato rispetto, il filo che intercorre tra la sua poetica e l'intimità introspettiva del mio animo annovera di giorno in giorno emozioni che tracimano nell'abisso della contemplazione. La sua centralità nella poesia del novecento é da considerarsi geniale ed equilibrata. Non poche volte mi é capitato di osservare un'assonanza tra il suo stile e le tendenze artistiche affermatesi a suo tempo,ma raramente mi é sembrato che Montale sia stato influenzato da esse "totalmente". Cordiali saluti Pietro Paolo Giuffrida
Sara Matteucci (biancasara@aliceposta.it), Viareggio, 08/01/2004
Leggendo l'opera di Montale, il suo ergersi inconsapevolmente (o forse no) drammatico eppure così vicino alla quotidianità, quasi avesse indovinato il vero senso dell'esistenza dell'uomo - il suo essere effimero e precario - che trova voce nel ricordo nella memoria...ebbene, non c'é scienza psicologica che abbia eguagliato la verità di Montale. Montale, nel suo scandagliarsi dentro, é arrivato forse più vicino lui alla condizione umana in generale che non qualsiasi altro dottore psicologo. Grazie Eugenio per averci fatto capire un po' di più l'Uomo.
Rino Passini (rinop12@yahoo.it), Padova, 03/12/04
Se una sera ti trovi di fronte alla confusione naturale dell'esaurirsi del giorno e dei pensieri concreti, quelli che oggi si chiamano lavoro; se nello stesso tempo ti guardi accanto e non ami o non trovi fiducia nella persona che hai accanto. Allora la poesia di Montale arriva come una luce che illumina sulla realt che ti porti addosso e ti da il piacere immenso di pensare oltre. Dove la mente umana incontra la passione per la vita.
Lettore, 30/11/2003
Caro Jack Waters, non voglio che la lettura di Montale venga proebita, forse vorrei che i tuoi commenti venissero proibiti per le stupidità che dici. Montale trasmatterà dolore tristezza e sofferenza ma forse, visto che da solo non ci arrivi sarà perché era la condizione storica e la sua posizione ad imporgli questa condizione. Scrivendo riesce a liberarsi e a far capire alle persone ciò che provava e io lo ringrazio tanto non come te che sai solo fare commenti sciocchi e senza senso su un poeta che ti avrebbe inseganto come si sta al mondo e non a scrivere cavolate.
Elisabetta Cucco (e_cucco@yahoo.it), Torino, 18/08/'03
Di Montale mi piacciono gli Xenia dedicati alla moglie. Pensavo che avrei trovato parole tristi, ma a sorpresa ci sono note allegre, d'amore che mi hanno fatto immaginare lei come viva: Dopo lunghe ricerche /ti ritrovai in un bar dell'Avenida/da Liberdade; non sapevi un acca/di portoghese o meglio una parola/sola: Madeira. E venne il bicchierino/e un contorno di aragostine./La sera fui paragonato ai massimi/lusitani dai nomi impronunciabili/e al Carducci in aggiunta./Per nulla impressionata io ti vedevo piangere/dal ridere nascosta in una folla/forse annoiata ma compunta.
Lorenzo Uliano, Brescia, 15/06/03
Da quel poco che ho studiato studiato su Montale (perché credo non si finisca mai di imparare su di lui) credo che nessuno più di lui possa esprimere con tanta obbiettività il bisogno che l'uomo ha di sapere come è nato e quale sarà il suo destino il suo destino. Credo inoltre che sia un messaggio di speranza sapere che al di la del "muro con in cima cocci aguzzi di bottiglia" ci sia qualcosa e che non tutto è finito.
Elena (elenaskipper@hotmail.com), 12/06/03
Il miglior poeta in assoluto,ogni volta che leggo le sue poesie è sempre un'emozione e poi molte volte mi è stato di aiuto.Grazie a Eugenio .
Marco Nizzoli, Reggio Emilia, 06/06/03
Un grande scrittore, un grande poeta, un grande pensatore, vero pessimista e non pessimista per moda (come altri del suo tempo) e un grande antifascista!!! Complimenti a uno dei migliori intellettuali italiani di tutti i tempi!!
Laly Salcimu (divaone@tin.it), Prato (Firenze), 22/05/03
Credo che sia riuscito atrasmettere tante cose a noi giovani e che tutte le lodi ricevute siano state meritate alla grande. E' stato un grande.
Simona, 12/05/03
Dico che montale è un grande come ungaretti, per le sue poesie! apprezzo entrambi moltissimo.
Dakin Power, New York, 08/05/03
W MONTALE
Paul G. Blackword (p.g.blackword@verizon.net), Montclair New Jersey (USA), 18/04/03
La lettura dei suoni e simboli montaliani deterimina un evento indicibile in noi ogni volta che ci cementiamo all'esercizio. E' certo inquietante farsi manifestare dentro di se una esperienza al tempo stesso reale ma imprendibile. E' una siccita' rovente e colma di piaghe ronzii fughe mari tremoli e scintillanti (ma sempre mai spumeggianti) note a timbri precisi taglienti e sonore percorrendo quella muta siccita' ligura in rivoli staccati dal Mar Eterno, creando infine il tracciato umido e profumato dello spirito accessibile in ogni pagina di scrittura sua, ad ogni lettore. Il moto nella perfetta stasi. Una specie di freccia di Zenone. Fiume eracliteo. Ma musicale e percio' meno astratta. La poesia di Montale canta la tragedia della condizione umana sempre qualche passo distaccata da quella divina tuttavia intravedendone la straordinaria struttura a frammenti che sentiamo con la lingua ma mai possiamo inghiottire. In questo senso direi che la lettura della poesia di Montale e' una delle poche azioni umane capaci di farci sentire -- anche se in modo angosciante -- partecipe del non umano. Specie di fisica metafisica. Grande passo in avanti per l'umanita'... Grazie vate Montale!
Veronica Orsini, Roma, 13/04/03
io sono ancora giovane ma posso capire la passione e la tristezza di un uomo grazie solo alle sue parole,credo che montale sia riuscito a far nascere in me una tristezza mai provata.Ogni volta che leggo una sua poesia sento un vuoto dentro di me molto forte e se chiudo gli occhi riesco a sentire il dolore nel mio cuore per questo devo ringraziare un uomo come tanti ma speciale per la sua grande anima grazie montale
FABIOLA GRANILLO 24/03/03
LEGGENDO LE POESIE PIU NOTE DI MONTALE SI RIMANE COLPITI DALL'ESISTENZA DEL POETA SULL'IDEA DELLA VITA COME MALE. E' QUESTO IL TEMA DI FONDO DELLA SUA OPERA, PERFETTAMENTE ESEMPLIFICATO IN "SPESSO IL MALE DI VIVERE".MONTALE E' UNO DEI POETI PIU' COMPLETI CHE SIANO ESISTITI!!!!
Montale a mio avviso si è trovato in una sociatà in cui le basi cominciavano a crollare una dopo l'altra e come risposta ha voluto riflettere il disagio degli uomini. Punta il dito sull'uomo sicuro, ma anche lui ha una sicurezza, quella di non essere sicuro.
Penso fermamente,che si debba attribuire soltanto una profonda cratitudine alla poetica Montaliana....sarebbe insensato e banale riuscire a credere in una poesia,escludendo la Decenza di Montale.anche nella nostra letteratura,avremo certamente l'esigenza di poter leggere i versi BENEFICI e non PESSIMISTI,come "qualche critico"poco attento ha definito i versi di Montale.
Io credo che la lettura delle sue poesie non debba essere proibita come ha scritto qualcuno....Ma deve essere diffusa Egli infatti non è pessimista, ma estremamente realista, e non ha paura a descriver il mondo com'è veramente. Forse potrebbe essere censurata poichè considerata scomoda...Esso non impone angoscia,ma vuole portare alla luce le angosce dell'uomo in una vita ove non trova risposte o ragioni valide per vivere...e daltronde non è forse così?
Credo che la lettura di Montale debba essere proibita...Non fa che instillare angoscia e "male di vivere".
Montale è considerato dalla critica uno dei maggiori intellettuali italiani antifascisti. Non si schierò - almeno da quanto è possibile desumere dalle biografie scolastiche - mai nè per l'una nè per l'altra parte. Mi ha colpito molto un intervento di Alberto Arbasino sul << Corriere della Sera>> che evidenziava invece, tramite una lettera dello stesso Montale al Duce, una sua ben delineata decisione volta a mantenere il suo posto al Gabinetto Viesseux di Firenze. Dove è finita, negli anni del Ventennio, la <<decenza>> di cui il poeta parla in "Piccolo Testamento"?
A mio avviso sì, Montale è sicuramente un uomo negativo, ma gli è stato imposto dalla società!
La voce migliore del Novecento. Quello della crisi, del dubbio, dell'eterna ricerca della felicità.
Una voce splendida, cristallina, la più alta in Italia e in Europa nel darci dubbi, perplessità, coscienza critica delle cose del mondo e di noi stessi. Ma soprattutto una voce coraggiosa, forte, distante e amica al tempo stesso. Per chi, come me, ama Genova, perchè l'ha lasciata, il nome di Montale è un pilastro su cui appoggiare il proprio cuore.