Guerino Patriarca, Ferentino (Frosinone), 16/09/'04
Leggere Pasolini è doloroso.Provoca stati d'animo che miscelandosi vorticosamente verso l'alto mi porta alla certezza che solo con la poesia, posso(spero anche per voi) dare colore e calore ad un mondo che senza il filtro della poesia sarebbe grigio e freddo.Questa è la sua grandezza, scopriva la poesia in tutto ciò che lo circondava.Con la sua opera ci ha donato molta della sua "sterminata vitalità" .Tutti gli dobbiamo molto.
Massimo Sannelli, Genova, 21/07/'04
Tre anni dopo l'altro commento aggiungerei che in realtà la scelta del dialetto è filologica e politica, nella stessa misura. Soprattutto nel ritorno al friulano degli anni '70, quando Pasolini crea opere 'non finite', volutamente grezze, e in cui la filologia ha una funzione importante (Petrolio, La divina mimesis, Scritti corsari). Testi, cioè, in cui l'intervento filologico del lettore è desiderato dall'autore (vedi la nota introduttiva a Scritti corsari). Il dialetto è lingua del non-potere; la filologia è critica del discorso e soprattutto arte del confronto. Solo chi sa collazionare le fonti, filologicamente, può capire da solo, come lo scrittore, i nomi dei "responsabili delle stragi", anche senza avere prove. Pasolini è il poeta delle 'buie viscere', ma la loro espressione è legata ad una forte attività intellettuale, che si espande sempre.
Michele, Tauriano (Pn), 1/07/'04
E' un mito xké è FRIULANO com me!
Marta, L'Aquila, 14/06/'04
Grandissimi!!!!!!!!!!!! un immenso grazie a chi ha riassunto la biografia di pasolini, la cercavo da tantissimo tempo, e è stata 1fortuna ke l'ho trovata oggi dato ke domani c'ho gli esami!!! ancora grazie siete i miei eroi personali
David Ferrucci, Francavilla al mare (Ch), 13/06/'04
Per me non aveva capito niente delle teorie comuniste, l'ha meritata l'espulsione dal partito. Mi dispiace ma io la penso così, chi non è daccordo può anche scrivermi.
Roberta Bracaglia (robertagirl85@libero.it), Frosinone, 5/06/'04
È un grande!!!
Luigi, Milano, 28/05/'04
Pasolini era un eroe intellettuale, che teneva nel cuore le origini della semplicità e della chiarezza. Per questo ammiro i suoi interventi sulla vita globalizzata ormai insediata!
Anonimo (maggiemcgill@virgilio.it), 17/ 04/'04
In Pier Paolo Pasolini implodono i sentimenti tormentati di un uomo che si conosceva alla perfezione e che altrettanto lucidamente era in grado di cogliere il recondito sociale. La passione e la disperazione per alcuni aspetti dell'essere, il dolore del non potersi vedere borghese e del non sentirsi neanche anti-borghese. Un fascino femmineo e penetrante, Pasolini ride malinconico e scrive colpendo la società al fianco, la scruta attentamente e sa dipingerla, a parole, con immagini, coi colori...un artista in totem come pochi, nel pubblico e nel privato
Damia, 17/04/'04
Leggere il teatro di Pasolini significa addentrarsi, con lui poeta vittima uomo, nei meandri di un mondo corrotto.attraversare possedere comprendere il suo messaggio e il suo urlo. Pasolini rende magistralmente il soffio di anomalia che pian piano diviene bufera, la voce di chi viene schiacciato da un potere che aliena. Un consiglio:guardate gli allestimenti di antonio latella su pasolini (pilade,porcile e il prossimo bestia da stile)perchè trapela fortemente la carica delle parole di pier paolo.
Pasquale Apone (pasqualeapone@aliceposta.it), Caserta, 09/04/'04
Pier Paolo Pasolini è stata quella coscienza critica, controcorrente,intrisa di puritanesimo antico o meglio di quel fondamentalismo sacro e religioso proveniente dalle regioni fertili e arcaiche della cultura contadina italica,che non poteva ,come tutti i fondamentalismi,subire senza l'atroce sofferenza della lotta inane quei derilanti,rapidi,violenti processi di omologazione che si innervavano dalle terre oscure del mezzo,del tecnicismo,del monetarismo,dell'usura e dell'industrialismo,che attraverso i servi curvi della politica stavano lacerando il paese in isole straziate,quelle della Torino o della Milano,e quelle del sottoproletariato delinquenziale ed amorale delle scalcinate città del sud . Una tale coscienza doveva essere messa a tacere per sempre, specie oggi che un capitalismo infernale anglo-ebraico-americano sta massacrando quei popoli che ancora cercano disperatamente di resistere con il loro fondamentalismo religioso all'avanzare del nichilismo economico industriale.
Alessandro Di Lelio (alexys@libero.it), Roma, 14/06/03
Sono un ragazzo di 19 anni e tra pochi giorni farò gli esami di maturità. a me piace moltissimo Pasolini e ho incentrato tutto il mio percorso d'esame su di lui: era una persona di straordinaria lungimiranza e con uno spirito critico notevolissimo per questo mi piace
Tamira Virgilio (crvall@tin.it), Napoli, 19/01/2003
Ho letto il bell'articolo Paralleli: Pasolini- Caravaggio e vorrei aggiungere un altro frammento: entrambi sono stati a Napoli ,dove hanno vissuto uno stesso luogo: il vicolo del cerriglio, Caravaggio frequentava la taverna del Cerriglio- dove fu aggredito degli sgherri del maltese - e Pasolini girò nello stesso vicolo un episodio del Decameron. Dopo secoli di abbandono e degrado l'antichissimo locale della taverna é diventato lo" spazio sociale il Cerriglio", che organizza eventi culturali, in un contesto che porta i segni profondi delle "presenze" di Caravaggio e Pasolini
Paolino Scala, Liveri (Na) 11.10.2002
Il mio commento è una poesia, ve la dono.
All'Idroscalo
fino all'idroscalo
sosta all'Idroscalo
freddo all'Idroscalo
silenzio all'Idroscalo
campetto all'Idroscalo
recinto all'Idroscalo
baracche all'Idroscalo
miseria all'Idroscalo
tramonto all'Idroscalo
ombra all'Idroscalo
corpo all'Idroscalo
notte all'Idroscalo
naufrago all'Idroscalo
delitto all'Idroscalo
derelitto all'Idroscalo
alba all'Idroscalo
due novembre all'Idroscalo
residui all'Idroscalo
mistero all'Idroscalo
complotto all'Idroscalo
verità all'Idroscalo
anima all'Idroscalo
memoria all'Idroscalo
epilogo all'Idroscalo
Silvana Sarubbi (spleen23@hotmail.com), Roma, 02.08.2001.
Ho iniziato a leggere Pasolini all`età di 15 anni riuscendo con gli anni ad andare oltre le sue opere in sè...ho apprezzato il suo coraggio di uomo, la sua umiltà di fronte a scelte personali e sociali di non poca importanza. Dalla saggistica alla cinematografia, dalla poesia alla pittura penso che la figura di Pasolini sia stata fondamentale per la comprensione di fenomeni come la borgata, la violenza innata dei dereliti, la libertà sessuale, la sperimentazione di un nuovo linguaggio e, non per ultimo la denuncia.a proprie spese di crmini,ingustizie omertà politiche e mafiose. Ogni volta nel leggerlo o nel vederlo,acsoltando le sue semplici parole lo ringrazio della sua continua incessante vitalita
Gioia Pica (gioia.pica@libero.it), Viterbo, 22.06.2001
Finalmente una biografia dettagliata su Pasolini! Mi piacerebbe sapere in che anno è stata scritta la poesia "Supplica a mia madre" e chi dei due è morto prima. Inoltre, non sono riuscita a trovare testi con un'adeguata analisi testuale (metrica, prosodica, lessicale etc) delle poesie e del racconto "Amado mio" di Pasolini, che pure era un profondo conoscitore delle tecniche espressive letterarie. Potreste consigliarmene voi? Grazie.
Pasquale Cacchio, Castelluccio Valmaggiore, Foggia 24.11.2000
Il parallelismo Pasolini-Caravaggio mi fa venire in mente altri artisti: Villon, Artaud, Rimbaud, Jarry, Bloy, Dostoevskij, M.Bulgakov, Cvetaeva, Von Kleist, Hoelderlin, Vang Gogh, Marziale, Simone Weil, Ortese, Michaelstaedter, Leopardi........, come li chiamerebbe Henry Miller, suicidati dalla società.